“Voglio solo essere felice e comincio a scuola”
Si è svolto domenica 21 aprile 2024, nella splendida cornice dell’Auditorium Santa Caterina di Foligno, quello che si prefigge di essere il primo convegno su scuola, disabilità e linguaggio promosso da Catia Borsellini e Sandro Acciarini di Penso Positivo by Tommaso.
“Voglio solo essere felice…e comincio a scuola” ha visto avvicendarsi sul palco tanti momenti differenti che hanno restituito al pubblico un mosaico di emozioni e di punti di vista. L’evento è stato coordinato e moderato da Sabrina Carrozza.
Bellissimi i video degli Istituti ITE Scarpellini e IPIA Orfini, che hanno dato voce a studenti e personale scolastico sul significato di disabilità. Ne sono emerse le difficoltà fisiche, cui spesso si accompagnano quelle relazionali che sono alla base del vero problema: la paura di affrontare una diversità e di rapportarsi.
La considerazione che siamo tutti diversi ma con gli stessi diritti è stato il filo conduttore dell’intervento in collegamento in diretta di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. Progetti artistici a parte (con un prossimo progetto cinematografico in lavorazione) Pif ha spiegato dell’importanza morale di lavorare tutti insieme alla costruzione di una società in cui la diversità è solo un aspetto come un altro.
“Condividere uno stesso linguaggio e sensibilizzare la comunità verso l’inclusione reale della persona con disabilità, aiuta ogni giorno a crescere come sistema sociale e a tutelare i diritti attraverso il riconoscimento della necessità dello sviluppo di ogni progetto di vita individuale e della valorizzazione di capacità e talenti”, dichiara Paola Fioroni, Presidentessa dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità della Regione Umbria, che ha portato a conoscenza di questa iniziativa la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, in video saluto, e ha parlato di come le sue esperienze da giovane volontaria della Croce Rossa siano state un bagaglio fondamentale da portare a livello istituzionale. Un dato significativo spicca su tutti: 4.400 ragazzi delle scuole di primo e secondo grado in Umbria hanno una disabilità. Il G7 di ottobre sarà un momento unico per proporre nuove strategie e nuovi percorsi per puntare dritto a una comunità sempre più realmente inclusiva.
Toccante il contributo del campione di para trap Daniele Parrettini, che ha raccontato con grande sincerità cosa pensava della disabilità prima di viverla in prima persona, e di come la paura di ciò che non si conosce spesso rende insensibili; e di Francesca Cesarini, vincitrice di Italia’s Got Talent, che ha raccontato di come ha combattuto il pregiudizio a scuola. Questi interventi hanno stimolato altre bellissime testimonianze dal pubblico. Sul palco anche Massimo Rolla, Garante per i diritti delle persone con disabilità della Regione Umbria che ha parlato del suo ruolo ma soprattutto dell’importanza, per gli avvocati, di una formazione e di un’attenzione verso il tema della disabilità; il suo ruolo raccoglie segnalazioni e sollecita le ammistrazioni competenti a realizzare interventi adeguati. Ha colto nel pieno il tema della cura e dell’attenzione la docente di sostegno Maila Sabbati che, attraverso esempi concreti, ha spiegato che il contesto scolastico è importante per superare il primo, duro scoglio dell’emarginazione dei più deboli.
Bellissimo l’intervento di Raffaele Ciambrone che ha affascinato il pubblico su temi trasversali che partono dalla scuola e arrivano al mondo del lavoro. Il coordinatore del gruppo di lavoro “Istruzione, università e formazione” dell’Osservatorio Nazionale Disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha portato esempi su progetti sul territorio nazionale: un birrificio, un conservificio e un bar di alcuni istituti professionali; la profonda necessità di andare a scovare le vere potenzialità degli studenti con disabilità per non relegarli a mansioni professionali di contorno; un dovere morale di ognuno di noi al rispetto e all’applicazione delle leggi, per viaggiare sempre più al fianco delle famiglie e ai loro bisogni, gettando semi per il futuro dei ragazzi.
La stessa attenzione che Sandro e Catia mettono ogni giorno nell’associazione Penso Positivo by Tommaso che aiuta le famiglie nelle difficoltà quotidiane. Una splendida, solare, potente eredità lasciata dal loro figlio Tommaso, descritta perfettamente nel libro “Voglio solo essere felice”. Il divertente video di Andrea Rambotti “Rambosmash” ha chiuso l’incontro, ma con la sensazione di essere solo all’inizio di nuovi percorsi. Oltre l’indifferenza, senza mai smettere di sognare.
0 commenti